IV PEDALATA DELLA MEMORIA la cronaca
15-09-2016 / 26-09-2016 - anno 2016
un momento della cerimonia
dove: Vicarello - San Terenzo Monti
Domenica 11 settembre, un drappello dell´US Vicarello 1919 (Stefano, Mauro, Claudio, Giacomo e Maurizio) più Stefano che partecipa spesso alle nostre iniziative, pur ridotto nel numero da guai fisici, "stranguglioni" improvvisi e problemi personali, ha dato vita alla "IV pedalata della memoria", ormai classica manifestazione che porta ciclisti e accompagnatori da Vicarello nei luoghi dove furono perpetrate le stragi nazi-fasciste nell´estate-autunno 1944. Dopo Valdicastello Carducci, Marzabotto e Sant´Anna di Stazzema è toccato a San Terenzo Monti, nel fivizzanese.
Partiti alle 7,30 – un po´ in anticipo sulla tabella di marcia prevista – i pedalatori si sono avviati a discreta andatura verso Arnaccio, Navacchio, Zambra e Caprona dove si soni immessi sulla strada del lungomonte pisano. Clima quasi ideale e traffico limitato fino a Ripafratta dove in uno dei molti tratti con strada dissestata c´è stata la foratura di Stefano. Niente di grave. Da Ripafratta ci si è diretti verso Nozzano – il paesino in cui erano stati concentrati alcuni di coloro che saranno uccisi proprio a San Terenzo Monti il 19 agosto 1944. Da Nozzano a Maggiano e poi sulla via delle Gavine, la prima asperità della giornata: 1,4 km con punte del 13%. Rapida discesa verso la Val Freddana, pedalabile salita e poi sosta a Montemagno. Qualche barretta, molte foto, rifornimento idrico. Ancora una discesa prima di raggiungere Camaiore prima e Pietrasanta poi. Da qui il percorso prevedeva di seguire l´Aurelia. Per fortuna il traffico della domenica mattina è piuttosto limitato e quindi non ha impedito che il gruppetto tenesse una discreta andatura, in gran parte tirato da Giacomo che, come dice qualcuno, "quando è in bici in pianura assomiglia ad un motorino". Superate Massa e Avenza, il percorso prevedeva ancora Aurelia fino alla periferia di Sarzana dove si svoltava a destra per affrontare la seconda salita della giornata, quella che porta a Fosdinovo. Salita piuttosto impegnativa anche perché affrontata con più di 90 km nelle gambe. Dopo circa 1,5 km di falsopiano comincia la salita vera, lunga circa 6 km. Seconda sosta per rifornimento idrico ad una fonte che si trova in una specie di piazzetta sulla destra, appena entrati in paese. Poi, e "meno male", quasi tutta discesa fino a San Terenzo Monti dove i ciclisti hanno trovato il pullman di familiari e accompagnatori, appena giunto da Bardine, dove Roberto Oligeri aveva intrattenuto i presenti rievocando quel tragico 19 agosto del 1944.
Giusto il tempo per togliersi gli scarpini e darsi una veloce "rassettata" e poi breve cerimonia nei locali del piccolo museo inaugurato nel 1996 dall´allora presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Dopo una breve introduzione del presidente dell´US Vicarello, Stefano Dal Canto, sono intervenuti lo stesso Oligeri, anche a nome dell´amministrazione del Comune di Fivizzano, il prof. Piccolino e il prof. Marchi, dell´Associazione "Amici di Ulisse" di Vicarello. E´ stata consegnata a Oligeri una targa ricordo e una corona è stata deposta nel vicino monumento alle vittime.
Nel pomeriggio, dopo il pranzo presso un agriturismo locale, ciclisti e accompagnatori si sono spostati a Fosdinovo, per visitare il Castello Malaspina, di cui la guida ha rivelato bellezze e misteri, fantasmi compresi.
Ritorno a casa per l´ora di cena al termine di una piacevole giornata di sport, memoria storica e cultura.
Alla prossima