SALVACICLISTI Il modello olandese di "sicurezza sistematica"
27-04-2017 / 27-06-2017 - SALVACICLISTI
La tragica fine del popolare ciclista professionista Michele Scarponi e la morte per lo meno misteriosa nei pressi di Castelnuovo della Misericordia di Stefano Perrone, cicloamatore e apprezzato infermiere all´ospedale di Livorno, hanno riproposto con forza la questione della sicurezza dei ciclisti.
Siccome è un problema di tutti gli appassionati quello di poter uscire a fare il loro giro in bici - ma anche solo di poter andare a fare una girata sul lungomare ... - senza avere la preoccupazione di non tornare a casa ... sani, riteniamo nel nostro piccolo di dare un contributo per lo meno all´informazione e alla discussione sull´argomento.
Iniziamo quindi la pubblicazione di una nuova rubrica "SALVACICLISTI" nella quale pubblicheremo contributi apparsi in rete che ci paiono interessanti e propositivi.
Naturalmente inviateci segnalazioni, contributi o commentate quello che pubblichiamo.
Iniziamo con un documento sull´approccio olandese alla sicurezza stradale. Olanda e Svezia sono all´avanguardia e abbiamo tutti molto da imparare e anche molto da chiedere che venga fatto a chi amministra le nostra città e paesi.
Buona lettura.
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250 i ciclisti uccisi sulle strade italiane. Ma 600 i pedoni.
Pubblicato il aprile 24, 2017 di Gianni Lombardi
In Italia vengono uccisi sulle strade circa 250 ciclisti e circa 600 pedoni l´anno. Anche in Europa la maggior parte delle vittime stradali sono ciclisti e pedoni, insieme ai motociclisti, altri "utenti deboli" della strada (in Italia c´è anche un alto numero di motociclisti uccisi).
Il problema? È inutile girarci intorno: sono le auto e il modo con cui vengono guidate.
Le soluzioni? Non sono né i caschi, le luci o i giubbotti catarifrangenti né le multe ai pedoni. Sono un altro modo di pensare mobilità e traffico.
L´unica maniera per diminuire i morti sulla strada è rallentare le auto e responsabilizzare i guidatori, tutelando di più gli utenti più deboli.
In allegato un approfondito commento al modello olandese di sicurezza stradale.
https://benzinazero.wordpress.com/
Siccome è un problema di tutti gli appassionati quello di poter uscire a fare il loro giro in bici - ma anche solo di poter andare a fare una girata sul lungomare ... - senza avere la preoccupazione di non tornare a casa ... sani, riteniamo nel nostro piccolo di dare un contributo per lo meno all´informazione e alla discussione sull´argomento.
Iniziamo quindi la pubblicazione di una nuova rubrica "SALVACICLISTI" nella quale pubblicheremo contributi apparsi in rete che ci paiono interessanti e propositivi.
Naturalmente inviateci segnalazioni, contributi o commentate quello che pubblichiamo.
Iniziamo con un documento sull´approccio olandese alla sicurezza stradale. Olanda e Svezia sono all´avanguardia e abbiamo tutti molto da imparare e anche molto da chiedere che venga fatto a chi amministra le nostra città e paesi.
Buona lettura.
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250 i ciclisti uccisi sulle strade italiane. Ma 600 i pedoni.
Pubblicato il aprile 24, 2017 di Gianni Lombardi
In Italia vengono uccisi sulle strade circa 250 ciclisti e circa 600 pedoni l´anno. Anche in Europa la maggior parte delle vittime stradali sono ciclisti e pedoni, insieme ai motociclisti, altri "utenti deboli" della strada (in Italia c´è anche un alto numero di motociclisti uccisi).
Il problema? È inutile girarci intorno: sono le auto e il modo con cui vengono guidate.
Le soluzioni? Non sono né i caschi, le luci o i giubbotti catarifrangenti né le multe ai pedoni. Sono un altro modo di pensare mobilità e traffico.
L´unica maniera per diminuire i morti sulla strada è rallentare le auto e responsabilizzare i guidatori, tutelando di più gli utenti più deboli.
In allegato un approfondito commento al modello olandese di sicurezza stradale.
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. Il “sustainable safety”, o anche definito come “systematic safety” ovvero sicurezza sistematica, rappresenta uno dei più avanzati principi oggi presenti ed ogni anno salva migliaia di vite sulle strade
Note