Granfondo della Vernaccia: fatta!
12-05-2014 / 26-05-2014 - anno 2014
L´US Vicarello alla partenza
Bellissima giornata di sole, temperatura ideale per andare in bici, S. Gimignano strapieno di appassionati: la Granfondo della Vernaccia, 18^ edizione, si è presentata agli occhi di noi, quasi tutti neofiti di manifestazioni del genere, come meglio non avrebbe potuto. Il drappello biancoceleste dell´US Vicarello si è presentato nei pressi della storica piazza sede della partenza alle 8,15 in punto. Dopo la foto di rito, ci si è avviati alla partenza cicloturistica, quindi alla francese. Tutti, tranne Alessandro Motroni che con il suo "cip" si è inserito nelle griglie che disciplinavano la partenza della Granfondo, siamo partiti per conto nostro, sbagliando direzione all´inizio ma poi dopo un rapido "dietro-front" immettendoci sulla strada che ci portava al "km 0" e poi in discesa verso Poggibonsi. Strada magnifica e, data anche l´ora, poco trafficata. A Vico d´Elsa abbiamo affrontato la prima salita. "Poco roba" ci avevano detto: appena 1,2 km al 10% di pendenza media! In effetti nulla al confronto di quello che ci aspettava. La seconda salita (o terza perchè ne abbiamo fatte talmente tante che, francamente, ho perso il conto!) era quella di Monsanto: 6 km pendenza massima dichiarata 16%. 16% un accidente: sarà che su quella salita ci hanno raggiunto i granfondisti delle griglie, che andavono come matti, sarà per qualche altro motivo, ma al culmine di Monsanto i ciclocomputer segnavano 19/20%! Comunque era ancora poco rispetto al dopo. Raggiunta Castellina in Chianti, magnifici i paesaggi, dopo un´altra salita di 5km al 5/6% di media con punte del 9/10%, si è finalmente vista un pò di discesa: strada bellissima, discesa pedalabile e poco transitata, chi ha voluto ha raggiunto tranquillamente gli 80 km/h. A quel punto avevamo il vento a favore e quindi abbiamo pedalato allegramente verso Monteriggioni e di nuovo Poggibonsi dove siamo arrivati dopo aver percorso circa 90 km. Eravamo ad un passo da S. Gimignano ... ma il peggio doveva ancora venire! Infatti da Poggibonsi il percorso prevedeva una deviazione verso Certaldo e la "mitica" salita di Santa Maria: 1,5 km col 21% di pendenza massima e il 15% di pendenza media! Tanto per fare un paragone: pendenza simile alla salita di Montenero da Piazza delle Carrozze ma lunga il doppio! Qui in parecchi hanno visto la Madonna mentre altri,più semplicemente, sono scesi proseguendo per un centinaio di metri a piedi. Sembra che durante l´ascesa qualcuno abbia udito questa affermazione, fatta in puro dialetto livornese: "Boia, deh, se ´ngoiavo un ombrello pativo meno!" A questo punto ci aspettavano altri 15 km in quasi costante ascesa (altri tre muri fra cui quello di Pancole, con punte del 13/15%). Finalmente l´arrivo a S. Gimignano: stanchi ma contenti.
In definitiva una bella giornata di bicicletta in cui tutti hanno potuto misurarsi con un percorso molto impegnativo: 116 km con 1650 mt di dislivello. Perfetta l´organizzazione anche nel dopo corsa.
Arrivederci, chissà, al prossimo anno.
Uno che c´era!
PS per finire consegniamo alla storia i nomi di coloro che hanno portato alto il nome dell´US Vicarello a S. Gimignano: Stefano Dal Canto, Mauro Ferretti, Adriano Rite, Bruno Conti, Simone Di Tanto, Alessandro Motroni, Giacomo Puccini, Gino Muzzi, Maurizio Zicanu. Da segnalare che nello spirito della società il gruppo è rimasto sempre compatto e ad ogni ristoro i primi hanno aspettato gli ultimi. Non è mancato qualche sfottò e, mi si dice, anche un arrivo in volata!
In definitiva una bella giornata di bicicletta in cui tutti hanno potuto misurarsi con un percorso molto impegnativo: 116 km con 1650 mt di dislivello. Perfetta l´organizzazione anche nel dopo corsa.
Arrivederci, chissà, al prossimo anno.
Uno che c´era!
PS per finire consegniamo alla storia i nomi di coloro che hanno portato alto il nome dell´US Vicarello a S. Gimignano: Stefano Dal Canto, Mauro Ferretti, Adriano Rite, Bruno Conti, Simone Di Tanto, Alessandro Motroni, Giacomo Puccini, Gino Muzzi, Maurizio Zicanu. Da segnalare che nello spirito della società il gruppo è rimasto sempre compatto e ad ogni ristoro i primi hanno aspettato gli ultimi. Non è mancato qualche sfottò e, mi si dice, anche un arrivo in volata!