CIAO MICHELE!
23-04-2018 / 23-05-2018 - SALVACICLISTI
Un anno fa moriva in un terribile incidente stradale, Michele Scarponi, popolare e stimato corridore ciclista professionista. Molto si è detto e scritto su questa tragedia e non saremo certamente noi, piccolissimo sito di appassionati di ciclismo, ad aggiungere qualcosa di originale alle commemorazioni di questo simpatico campione marchigiano.
Sommessamente vorremmo però ricordare che nei giorni del dolore per la scomparsa di Michele molti si impegnarono a far approvare una legge che, fra le altre cose, doveva obbligare gli automobilisti a rispettare la distanza minima di 1,5 metri al momento di sorpassare un ciclista. "Ma ci vuole una legge per osservare questa minima norma dettata dal buon senso?", osservò qualcuno. Evidentemente no, però siccome spesso il buon senso non è di tutti, una legge potrebbe servire ad abituare tanti automobilisti ad usare la cautela necessaria al momento di superare un ciclista (o un gruppo di ciclisti!).
Inutile sottolineare che niente è stato fatto dal Parlamento uscente e quello che è legge in molti paesi europei anche a noi vicini non lo è in Italia. Sarebbe stata una piccola cosa, ma un segnale di attenzione verso gli utenti deboli della strada. Purtroppo anche questa è rimasta una delle tante promesse non mantenute. E pensate: non costa niente!
Concludiamo con un ideale saluto a Michele e ai tanti ciclisti vittime della strada.
Sommessamente vorremmo però ricordare che nei giorni del dolore per la scomparsa di Michele molti si impegnarono a far approvare una legge che, fra le altre cose, doveva obbligare gli automobilisti a rispettare la distanza minima di 1,5 metri al momento di sorpassare un ciclista. "Ma ci vuole una legge per osservare questa minima norma dettata dal buon senso?", osservò qualcuno. Evidentemente no, però siccome spesso il buon senso non è di tutti, una legge potrebbe servire ad abituare tanti automobilisti ad usare la cautela necessaria al momento di superare un ciclista (o un gruppo di ciclisti!).
Inutile sottolineare che niente è stato fatto dal Parlamento uscente e quello che è legge in molti paesi europei anche a noi vicini non lo è in Italia. Sarebbe stata una piccola cosa, ma un segnale di attenzione verso gli utenti deboli della strada. Purtroppo anche questa è rimasta una delle tante promesse non mantenute. E pensate: non costa niente!
Concludiamo con un ideale saluto a Michele e ai tanti ciclisti vittime della strada.
Note