RICORDO DI GUIDO CARLESI
03-10-2024 / 03-12-2024 - APPROFONDIMENTI
Mercoledì 2 ottobre ci ha lasciati Guido Carlesi, campione degli anni a cavallo fra i ‘50 e i ‘60 del secolo scorso.
Guido era nato a Vicarello il 7 novembre 1936 e anche se si era poi trasferito nella vicina Navacchio era sempre rimasto affezionato al suo paese natale tanto che quando nel novembre 1919 i dirigenti dell'U.S. Vicarello lo invitarono alla manifestazione per i 100 anni della società aderì entusiasticamente arricchendo quella bella festa con i suoi ricordi.
D'altra parte Carlesi aveva iniziato a correre in bicicletta proprio a Vicarello, non nell'Unione Sportiva ma nel C.R.A.L.
Soprannominato per una certa somiglianza fisica ma anche per lo stile che lo contraddistingueva “il Coppino”, Carlesi passò professionista nel 1956 e alla prima corsa, il Giro dei Paesi Bassi, colse un clamoroso secondo posto nella generale dietro Rick Van Looy. Fortissimo passista, si difendeva in salita ed era in grado anche di vincere sprint di gruppi ristretti.
Per dieci anni (la sua ultima stagione fu quella del 1966) fu uno dei corridori italiani più forti con sette vittorie al Giro, due al Tour e al Giro di Svizzera e una alla Vuelta di Spagna. Fra le 35 vittorie ottenute in carriera si segnala anche il Giro di Toscana del 1962, vinto in volata spingendo un rapporto, dicono le cronache del tempo, “mostruoso”: 53x14.
Il fiore all'occhiello della carriera di Guido Carlesi fu il secondo posto al Tour de France del 1961. Quel Tour merita un approfondimento che faremo prossimamente. In questa sede ricorderemo l'ultima tappa nella quale Guido, con l'aiuto dell'amico e compaesano Roberto Falaschi, seppe staccare Charly Gaul di sei secondi, poco più di un soffio sufficiente però a scavalcare il lussemburghese e conquistare il secondo posto sul podio. Prestigio ma anche soldi! Come ci raccontò nella citata festa del centenario dell'U.S. Vicarello.
Carlesi partecipò a nove edizioni consecutive del Giro d'Italia (1957 – 1965), ottenendo come miglior piazzamento il 5° posto del 1961, ma per altre quattro volte conquistò la top-ten. A proposito del Giro non si possono non ricordare le polemiche che seguirono quello del 1960 quando Carlesi fu accusato di aver dato un aiuto decisivo ad Anquetil nelle fasi finali della Trento – Bormio, ventesima e decisiva tappa di quel Giro. Nencini aveva staccato l'asso francese e sembrava destinato a vincere tappa e Giro. Anquetil invece trovò in Carlesi un insperato aiuto e grazie alle tirate del vicarellese limitò il distacco e vinse il suo primo Giro d'Italia. Rivalità fra toscani, promessa di un lauto compenso … Carlesi ha sempre negato ogni “combine” sostenendo che aveva fatto semplicemente la sua corsa.
Carlesi vestì anche per tre volte la maglia della nazionale ai campionati mondiali su strada.
A Guido Carlesi dedichiamo una “galleria fotografica” tratta del nostro archivio.
Ciao Guido!
A Guido Carlesi dedichiamo una “galleria fotografica” tratta del nostro archivio.
Ciao Guido!
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