Imola 1968 L'IMPRESA DI VITTORIO ADORNI
Imola 1968 L'IMPRESA DI VITTORIO ADORNI
Il primo settembre 1968 Imola è teatro di una delle più grandi imprese della storia del ciclismo. Vittorio Adorni si laurea campione del mondo dopo essere stato in fuga per più di 200 chilometri di cui 80 da solo e rifilando al secondo classificato 9' e 50” di distacco. Adorni compie una prestazione eccezionale ma è anche favorito da alcune circostanze particolari: l'incapacità dei belgi di fare un gioco di squadra e la inusuale compattezza della selezione italiana nel favorire la sua fuga. Come commenterà il futuro direttore sportivo di Merckx, Driessen: “Gli italiani hanno fatto di tutto per far vincere Adorni, i belgi hanno fatto di tutto per far perdere Merckx”. Nel concludere questa breve presentazione della ricostruzione dello storico mondiale di Imola è bene dire che non è esatto quanto spesso riportato nei ricordi di quel giorno: il distacco sul secondo non è il record per i campionati del mondo. Meglio di Adorni fece nel 1928 a Budapest il belga George Ronsse che vinse il titolo arrivando con ben 19' e 33” sui tedeschi Nebe e Wolke. Ma quello era veramente un altro ciclismo.
Il primo settembre 1968 Imola è teatro di una delle più grandi imprese della storia del ciclismo. Vittorio Adorni si laurea campione del mondo dopo essere stato in fuga per più di 200 chilometri di cui 80 da solo e rifilando al secondo classificato 9' e 50” di distacco. Adorni compie una prestazione eccezionale ma è anche favorito da alcune circostanze particolari: l'incapacità dei belgi di fare un gioco di squadra e la inusuale compattezza della selezione italiana nel favorire la sua fuga. Come commenterà il futuro direttore sportivo di Merckx, Driessen: “Gli italiani hanno fatto di tutto per far vincere Adorni, i belgi hanno fatto di tutto per far perdere Merckx”. Nel concludere questa breve presentazione della ricostruzione dello storico mondiale di Imola è bene dire che non è esatto quanto spesso riportato nei ricordi di quel giorno: il distacco sul secondo non è il record per i campionati del mondo. Meglio di Adorni fece nel 1928 a Budapest il belga George Ronsse che vinse il titolo arrivando con ben 19' e 33” sui tedeschi Nebe e Wolke. Ma quello era veramente un altro ciclismo.
Per chi volesse vivere (o rivivere) quella giornata consigliamo alcuni video pubblicati su you tebe. Il primo breve e molto coinvolgente. Il secondo con immagini e ricordi di Adorni e Cassani. Il terzo con la cronaca della corsa. L'ultimo è la telecronaca degli ultimi due giri trasmessi dalla RAI. Telecronisti Nando Martellini e dalla moto Adriano De Zan.
video
Vittorio Adorni e il mondiale di Imola